Orto: tutto quello che serve sapere prima di crearlo
Il numero di coloro che si cimentano nella realizzazione di un orto casalingo aumenta esponenzialmente ogni anno. Per molti è solo una moda passeggera, ma per la maggior parte la passione nasce dal desiderio di ricreare l’originario legame esistente tra uomo e natura, troppo spesso dimenticato perché delegato a terzi; oppure, nasce dalla necessità di mettere in tavola prodotti di cui si conosce la reale provenienza ed il ciclo di produzione, dunque ortaggi e frutta sani, di stagione e, perché no, a basso costo.
L’offerta propinata dai supermercati, infatti, offre ogni sorta di prodotto ortofrutticolo in qualsiasi momento dell’anno, senza alcun riguardo per l’armonioso ciclo naturale stagionale o per la saluta (enorme è la qualità di pesticidi e sostanze chimiche utilizzate).
Alla stregua dei fatti, ritrovare il personale contatto con la natura e riscoprire il piacere di prodotti a km 0, di cui si è anche i produttori, può rappresentare una splendida esperienza personale, ma anche l’inizio di uno stile di vita salutare e felice.
Non sempre serve un enorme giardino per creare un orto. Un piccolo balconcino con la giusta esposizione potrebbe essere un alleato perfetto. Sono messi a disposizione anche numerosi fazzoletti di terra affittabili (sono da preferire i terreni non troppo distanti da casa al fine di garantire alle piante le giuste cure).
Perché coltivare un orto casalingo?
Tutti coloro che stanno valutando l’opzione di lanciarsi nell’avventura di coltivare un orto possono trarre ancora più motivazione ed energia dagli enormi e numerosi impatti positivi che l’attività registra a più livelli.
- È stata accennata, infatti, l’importanza della produzione biologica. Consumare cibi totalmente bio e stagionali costituisce le fondamenta solide per uno stile di vita sano e libero da sostanze chimiche nemiche della salute e della natura. I prodotti totalmente naturali potrebbero risultare un po’ meno belli se confrontati con quelli messi in vetrina nei supermercati, ma il profumo ed il sapore guadagnato con i prodotti a km 0 non potrà mani essere eguagliato.
- Secondo alcuni studi, la coltivazione di un orto può essere considerata una vera e propria attività terapeutica, capace di combattere lo stress, i malumori del quotidiano ed affrontare la vita in modo più zen. Sono gli stessi terapisti a proporre di dedicare del tempo a questa attività in modo da scaricare le energie negative nella terra e raccoglierne di positive. In questo modo, curare le piante in ogni tappa del loro ciclo naturale di crescita, seguendone le evoluzioni e cogliendone i risultati, diventa un atto d’amore e di benessere offerto al mondo, ma soprattutto a coloro che, inserendosi in un ciclo di gratitudine, si riconoscono autori di qualcosa di unico.
- Come accennato, i maggiori produttori di frutta e di ortaggi basano la loro attività sulla produzione intensiva. Quest'ultima non rispetta i tempi e le energie del terreno né la salute dei consumatori, alterata da sostanze non salutari, oppure dell’ambiente che, attualmente, registra la presenza di un’eccessiva quantità di anidride carbonica. Di conseguenza, l’approccio all’auto-coltivazione di un orto rappresenta una coccola verso l’impatto energetico della natura e un contributo positivo ed importante alla difesa della biodiversità.
- Inoltre, un orto ben disposto, sia esso realizzato all’interno di un giardino oppure sullo spazio del balcone di casa, può trasformarsi in un tripudio di bellezza, colori e profumi, soprattutto se tra le coltivazioni scelte si scorgono piante ed erbe aromatiche. Con un po’ di attenzione la casa sarà avvolta da un’ambiente piacevole ed i piatti messi in tavola si arricchiranno di sapori autentici e profumati.
Creare un orto: 10 consigli strategici da seguire per avere successo
L’amore e le giuste motivazioni sono alla base per intraprendere questa nuova avventura che saprà restituire numerosi e grandi elementi positivi.
Prima di iniziare il lavoro è bene, però, conoscere e mettere a punto delle strategie d’azione e seguire delle semplici regole naturali, soprattutto se non si ha intenzione di cercare aiuto in sostanze chimiche.
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Scegliere il terreno su cui creare l’orto.
La scelta del terreno richiede una certa attenzione a precise caratteristiche.
In primis, dato che le piante hanno un enorme bisogno di luce, l’esposizione al sole diventa un fattore determinante nella scelta del terreno. A volte, però, anche la presenza di qualche protezione, capace di produrre ombra e difendere dall’aggressione di agenti atmosferici, potrebbe rivelare dei benefici.
Un’altra caratteristica da valutare nella scelta del terreno è il drenaggio. Un mezzo per valutare tale fattore sono i temporali: se dopo uno di questi il terreno risulta paludoso la scelta potrebbe non essere adatta. Al contrario, se l’acqua viene assorbita il terreno risulta perfetto.
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Approvvigionamento idrico.
La presenza dell’acqua per annaffiare le piante sta alla base di ogni lavoro di orticultura. Infatti, nel caso in cui si stia valutando la possibilità di coltivare un terreno lontano da casa, è bene accertarsi della presenza di fonti idriche. Per annaffiare al meglio il proprio orto basta un tubo di gomma collegato ad una presa d’acqua. Quest’ultima potrebbe appartenere ad una cisterna in cui, in modo ecologico, viene fatta convogliare l’acqua piovana; oppure a recipienti di plastica che vanno riempiti manualmente. Infine, per i più intraprendenti, un’ottima soluzione potrebbe essere l’istallazione di un sistema di irrigazione goccia a goccia con manichetta.
N.B.: è molto importante annaffiare durante la mattina presto oppure la sera, mai durante la giornata.
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Decidere cosa coltivare.
A decidere quali ortaggi o frutta far fiorire nell’orto è, per lo più, il gusto personale. Un orto casalingo è quello spazio in cui pescare i sapori e gli odori che si vuole ritrovare in tavola. Tuttavia, nonostante le piante da orto si prestano ad una buona varietà di climi, può essere utile capire quali sono le piante più adatte al clima in cui si desidera lavorare.
Inoltre, una volta scelti i semi da orto più adatti al terreno, alla stagione ed al gusto, e aver compreso i passaggi per la semina, può essere utile organizzare una produzione scaglionata per poter godere per un maggior periodo di tempo dei prodotti.
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Disegnare un progetto.
Uno step importante, se si desidera creare uno spazio ordinato e capace di sfruttare al meglio gli spazi e l’acqua, è quello di disegnare, almeno abbozzare, un progetto. Solitamente le piante vengono disposte in fila e separate da uno spazio utile per poter facilitare gli spostamenti a piedi. Tuttavia, anche all’interno della fila, tra ogni singola semina, deve essere lasciato lo spazio utile per agevolare la crescita delle radici e della pianta in sé. Ad esempio, tutte le varietà di zucche e zucchine tendono a conquistare diverso spazio; su altre piante, invece, è possibile e utile impostare una crescita verticale.
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Preparare il terreno.
Il momento della preparazione del terreno varia in base alle condizioni in cui si presenta il terreno stesso.
Ad esempio, di fronte ad un terreno mai stato coltivato, detto vergine, la preparazione inizia dalla pulitura: devono essere eliminate tutte le erbacce, soprattutto quelle con radici profonde, e i sassi. La lavorazione vera e propria si svolge in autunno-inverno, mentre a primavera, dopo aver fatto riposare il terreno, sarà sufficiente una lavorazione superficiale per evitare i ristagni.
Se il terreno è stato più volte coltivato potrà essere utile lasciarlo riposare per circa 6 mesi, periodo in cui sarebbe opportuno cospargerlo di letame per arricchirlo e renderlo più fertile; un’alternativa al letame è lo stallatico disidratato.
Invece, se il terreno che si vuole utilizzare è molto stanco occorre apportare un maggiore intervento per ripristinarne la fertilità. Dopo averlo cosparso di letame, stallatico ed altre sostanze nutritive, è bene rastrellare il terreno ed innaffiarlo. Un’ottima pratica è quella di coprire lo spazio con teli di plastica neri al fine di limitare la crescita di erbacce e permettere al terreno di trattenere il giusto calore.
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Strumenti utili.
La realizzazione di un orto, nella sua fase di preparazione, coltivazione e di raccolta, necessita del contributo di qualche attrezzo da lavoro. Tra i più noti strumenti si riconoscono: il rastrello, la zappa, la forca, la cesoia, il piccone, la carriola, il tubo di gomma, la vanga e così via. Molto utile risulta l’utilizzo di intelaiature, corde, reti o anche canne di bambù capaci di sostenere le piante dal fusto più fragile (ad esempio i fagioli) o di favorire una crescita verticale nel caso in cui si desiderasse recuperare spazio. Per proteggere la coltura da agenti atmosferici aggressivi, infine, intervengono le coperture in plastica, solitamente trasparenti.
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Ammendanti.
Solitamente i terreni debolmente acidi (pH 6; il valore del pH definisce il grado di basicità o acidità del terreno) sono quelli prediletti dalle colture orticole. Tuttavia, se il terreno non fosse conforme alla norma è possibile equilibrarlo con delle sostanze dette ammendanti. Ad esempio, la cenere di legna o calce è amica di un terreno troppo acido; invece, un terreno eccessivamente basico può essere aiutato con torba acida, letame vecchio, terriccio di foglie e simili. Le sostanze citate sono totalmente naturale e possono solo migliorare il terreno.
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Tessitura.
Il termine tessitura identifica la proprietà fisica, ovvero gli elementi che compongono il terreno. I terreni vengono classificati in base alla composizione ed alle percentuali su cui, poi, si interviene in base alle necessità. Infatti, se un terreno è leggero e sabbioso rischia stress idrici da prevenire con composti organici; al contrario, un terreno duro e compatto può richiedere l’aggiunta di sabbia per renderlo più drenante e morbido.
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Fertilizzanti.
I fertilizzanti sono ottimi amici dei terreni perché lo arricchiscono con ottimi elementi nutritivi e favoriscono un rinvigorimento delle colture. È possibile ricorrere a concimi organici, ovvero sostanze di origine animale o vegetale; oppure a concimi minerali. Questi ultimi sono estratti da rocce e inerti ed offrono un ottimo apporto minerale come: l’azoto (N), il potassio (K), il fosforo (P) e così via.
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Tagliare le erbacce.
Infine, per avere un rigoglioso e ordinato orto è importante effettuare un costante lavoro di pulitura dalle erbacce che, oltre ad essere nemiche nell’estetica, sono nemiche delle piante che vengono private di importanti sostanze nutritive.
Tutto il resto? Lo farà la natura…