Nutrirsi di germogli di porro è un’abitudine che risale a tempi antichissimi. I primi a testimoniarne l’uso furono i cinesi più di 7000 anni fa.
In seguito i germogli di porro vennero utilizzati per il loro apporto proteico e vitaminico nei periodi più freddi, soprattutto dalla popolazione degli Hunza, che vive nel nord dell’India: tuttora è una delle popolazioni più longeve e resistenti alle condizioni climatiche avverse, ma esistono testimonianze che anche nell’antico Egitto se ne facesse largo uso, soprattutto nei periodi i inondazione del Nilo.
I germogli di porro venivano utilizzati anche dai legionari Romani, che ne tenevano i semi in sacchetti di tela a contatto con il corpo: con il calore e l’umidità i semi germogliavano e venivano utilizzati come cibo altamente energetico e sempre disponibile anche durante le lunghe marce.
Gli elementi nutrizionali
I germogli di porro, che appartengono alla stessa famiglia dell’aglio e della cipolla, hanno un basso contenuto di grassi saturi e monoinsaturi, mentre si avvalgono dei benefici dei grassi polinsaturi, e sono del tutto privi di colesterolo.
Per quanto riguarda l'apporto vitaminico, sono ricchi di:
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vitamina A
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Tiamina - vitamina B1
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Riboflavina- vitamina B2
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Niacina - vitamina B3
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Acido pantoteico - vitamina B5
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vitamina B6
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Acido folico - vitamina B9
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vitamina C
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vitamina E
In merito all'apporto di:
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minerali
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calcio
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ferro
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magnesio
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fosforo
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manganese
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rame
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selenio
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potassio
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zinco
Sono ricchi di aminoacidi e, se conservati alla luce sviluppano una altissima percentuale di clorofilla; per di più il loro apporto proteico è del 20%, mentre quello calorico è di 61 kcal per 100 grammi.
I germogli di porro sono considerati un vero e proprio ausilio nutrizionale di alto profilo per la notevole concentrazione di sostanze benefiche.
Germogli di porro: come usarli in cucina
Poiché i germogli di porro Matteo sono molto aromatici ed hanno un sapore simile a quello dell’ortaggio, possono essere usati in cucina in molti modi differenti:
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sicuramente a crudo in insalata, con la loro fragranza dolce, insaporiranno qualsiasi mix di ortaggi e verdure in foglia. Saranno squisiti combinati con germogli di soia o di alfa-alfa, con legumi bolliti o come ripieni per i pomodori a crudo;
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un altro ottimo modo per utilizzare i germogli di porro è frullarli con dell’olio e.v.o. ed ottenere una salsa con cui condire carne o pesce;
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sempre frullati, i germogli di porro diventano un saporito fondo di cottura per sughi con cui condire la pasta o per mantecare i risotti;
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preziosi nella cucina vegetariana, i germogli di porro possono essere utilizzati per eccellenti frittate;
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leggermente sbollentati o ripassati in padella, possono diventare una utile base per saporite zuppe oppure vellutate con cereali, legumi o patate.
Insomma, che siano il sapore dominante o che siano un elemento di accompagnamento, i germogli di porro sono un aiuto in cucina, perché rispetto all’ortaggio sono molto più digeribili e più ricchi di elementi nutritivi ed enzimi metabolici.
Come coltivare i germogli di porro in 4 passaggi
I germogli di porro appartengono alla famiglia delle Amaryllidacee ed il loro nome tecnico è Allium Ampeloprasum.
Coltivarli è semplice, basta attenersi a pochi suggerimenti:
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metterli in abbondante acqua per almeno 8-12 ore, per far iniziare il processo di germinazione;
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sciacquare bene i semi almeno 2-3 volte al giorno, ricordando di drenare bene l’acqua per evitare la formazione di muffe;
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continuare il processo di risciacquo per almeno 10-12 giorni, ma il suggerimento più importante è assaggiarli ogni giorno durante i risciacqui per capire quando il sapore è adatto al gusto individuale;
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lasciarli alla luce durante la germinazione favorirà l’aumento della clorofilla, e questo starà a significare una maggiore digeribilità, una migliore e più veloce metabolizzazione e la prevenzione di fenomeni di alitosi.
Il suggerimento più prezioso è comunque quello di avere pazienza nella fase iniziale, perché la germinazione iniziale può essere lenta, difficilmente prima che sia passata una settimana, perciò bisogna avere la costanza di sciacquare e drenare più volte al giorno per accelerare il processo: però una volta iniziati a germinare i vostri germogli di porro vi forniranno un prezioso apporto in termini di gusto e di salute.
Un ultimo spunto di riflessione: avere in casa i germogli di porro significa avere una scorta vitaminica e proteica sempre fresca anche senza andare a fare la spesa, quindi ideale per chi lavora fuori casa.